Panarea, le “Iene” tornano alla carica contro l’elicottero di Lorenzo Vielmo ma gli isolani lo difendono “fate servizi contro i politici che pensano solo ai loro interessi…” e finalmente si occupano di munnizza. I commenti
Le “Iene”, la famosa trasmissione di Italia Uno, sono tornate alla carica contro “Air Panarea”, ma gli isolani difendono a piu’ non posso, l’elicottero di Lorenzo Vielmo. La troupe è sbarcata nuovamente nell’isola delle Eolie per contestare – ancora una volta – che i voli del velivolo disturbano gli uccelli e quant’altro. Durante il “blitz” sono intervenuti alcuni albergatori, operatori turistici ed vacanzieri: Angela Tesoriero, Antonio Mandarano, Luca Sulfaro, Giovanni Mandanici, Piero Taranto, per difendere l’operato di Vielmo, sempre sensibile alle esigenze della comunità panarellese ed eoliana (come nel caso del recente disastroso incendio di Quattropani, dando la disponibilità già nel 2012, ma senza essere interpellato). Gli isolani sono insorti perchè sostengono che “la società svolge un servizio di collegamento importantissimo per le Eolie, oltre che un volontariato (vedi alluvione di Messina e l’emergenza Stromboli)”. “Siamo convinti – ha gridato l’albergatrice Angela Tesoriero – che dietro questo accanimento ci sia qualcuno…. Loro pensano agli uccelli, ma a Capri, Montecarlo, Porto Cervo, Nizza, Cannes, che esistono società come “Air Panarea”, gli uccelli che migrano non ci sono? Le barche a strascico che vengono in aprile e maggio non creano danni? I sub che vengono con aliscafo la mattina e vanno via alle 16 a settembre, ottobre ed aprile, prendono di tutto e di piu’ senza pietà, chi li controlla?”. “Abbiamo anche suggerito di andar a far servizi sicuramente piu’ appropriati a Roma, dove i nostri politici continuano a fare i loro interessi e non pensare ad “Air Panarea” che cerca semplicemente di far il suo mestiere e non si arricchisce”. In ogni caso, l’Enact che è l’organo supremo di controllo, sta preparando una via via virtuale, ovvero un passaggio che permetterà all’Air Panarea” di volare senza disturbare “uccelli e simili”.
LA FORMAZIONE DELLE IENE : Veronica Ruggeri, Giuseppe De Mari, Luca Panichi, Daniela Nania.
I COMMENTI
Amici delle IENE, se volete rendere un servizio al Falco della regina… NON PARLATENE!
Tra i disturbi antropici alla fauna, ci si riferisca a grandi carnivori, uccelli, anfibi o altro, viene spesso sottovalutata la cattiva informazione.
Nel caso dei grandi carnivori quali il lupo, ad esempio, abbiamo sentito di tutto; ma una delle informazioni più sballate venne proprio da un servizio di un noto format, trasmesso l’8/02/2017, che millantava costosi progetti di reintroduzione di Lupus italicus in Toscana, progetti che non sono mai stati fatti in tutto il territorio nazionale. Il lupo, portato alle soglie dell’estinzione in Italia nei primi anni 70, ha ripreso forza per conto proprio grazie a severe leggi di tutela, spopolamento progressivo dei territori montani, e aumento consistente degli ungulati, preda d’elezione per questo grande, nobile carnivoro. Ma con informazioni così fuorvianti i bracconieri e la parte della popolazione contraria alla presenza del lupo si sentiva autorizzata a compiere efferati episodi di bracconaggio su questo animale, presentato innanzi tutto come un esempio di spreco di denaro pubblico. Questo servizio venne poi contestato da tutti gli esperti (veri) del settore, ma il danno d’immagine per un animale già demonizzato nell’immaginario collettivo era fatto. Ma veniamo all’accanimento di IENE sul presunto disturbo causato dai sorvoli dell’elicottero sullo splendido, prezioso Falconidae. Che dire? Il vero danneggiato da questo servizio non è il titolare di Air Panarea, ma il Falco della regina stesso. Purtroppo non viviamo in un mondo perfetto, e segnalare con precisione i siti di presenza di una specie rara significa mettere in all’erta bracconieri e collezionisti di trofei, gente senza scrupoli che ruba le uova o i pulli per poi rivenderli a carissimo prezzo in un mercato clandestino che la Guardia forestale assieme alle altre forze dell’ordine, ed a un esercito di volontari, cerca di debellare. Non a caso, se io pubblico sul sito di EBN Italia (www.ornitho.it) i dati di presenza di una specie sensibile, questi dati vengono conteggiati e tenuti in conto dagli amministratori del sito, ma MAI, MAI, MAI resi pubblici. Rendere pubblica la presenza di una specie rara è farle un pessimo servizio! Grazie al cielo, il nostro migratore di lungo raggio, (sverna in Madagascar), ha scelto cenge e buchi su scogliere a picco come sito di nidificazione, che sono luoghi ben difficilmente accessibili. Ed è con grande gioia che constato di anno in anno l’aumento delle copie nidificanti, inizialmente ristretto ad una piccolissima porzione dell’isola, ed ora esteso anche agli isolotti. E posso garantire di aver assistito personalmente al sorvolo in decollo e in atterraggio dell’elicottero mentre osservavo queste straordinarie macchine alate per il volo, senza che queste accennassero ad alcuna reazione. Gli animali imparano a distinguere cosa fa danno e cosa no, e si abituano in tempi brevissimi ad un rumore anche forte. Paradossalmente, si involano quando spiano il mio teleobiettivo che assimilano ad un fucile, ma sul passaggio dell’elicottero non reagiscono affatto. (Invito amichevolmente i lettori a digitare semaforo-nidi, scopriranno cose inaspettate sul rapporto tra uccelli selvatici e rumorose attività umane che però non mettono a rischio la loro sopravvivenza…) Allora, invece che fare per motivi che mi sfuggono un’inutile e dannosa caccia alle streghe nei confronti di Air Panarea, perchè non manteniamo sotto silenzio la presenza di una specie protette, per evitare che i ladri di nidiacei e i bracconieri invertano questo trend positivo di crescita che rende indimenticabile ogni nostra vacanza a Panarea?
Giovanna Zobele Lipparini – Dottoressa “ornitologa appassionata” – Trento. (Frequentatrice di Panarea dal 1975)
Sento forte il bisogno di urlare a squarciagola lo sdegno per questa vicenda, ovviamente mediatica, che sta colpendo ingiustamente non solo Lorenzo Vielmo, ma un’isola intera.
È palese che l’intento di questa gentaglia, che si finge interessata agli “uccelli”, sia politico e persecutorio.
È evidente che la questione si sia ormai trasformata in una querelle squallida per mancanza di altri argomenti da trattare. È notorio che questi programmi (spazzatura) studino a tavolino delle storie ad hoc per costruire la loro trasmissione (spazzatura). Ed è risaputo che sono pressoché tutte storie false e create per cercare di fare audience. Vengono ingaggiati attori e vengono cercati appigli di ogni genere pur di screditare il prossimo e costruire un caso che attragga un pubblico inetto e ignorante. Questo è il target. La gente intelligente non guarda questi “programmucci” da quattro soldi. Non mi stupirei se sul libro paga di Mediaset si trovasse l’ingaggio di qualche uccello.
E la cosa più ignobile è che tutto ciò gli viene consentito! Continuano impuniti a disturbare.
Tanto le migliaia di querelle e cause le pagano con i soldi che gli danno gli abbonati, le pubblicità ed i contributi statali.
Questa è davvero la rappresentazione del nostro Paese. Che tristezza!
Vengo su quest’isola da 14 anni. Ho casa qui e non c’è posto al mondo più speciale di questo.
La cosa che la rende così speciale non è solo la bellezza del mare, il fascino della natura selvaggia e la particolarità della sua luce.
Ciò che fa la differenza è la gente di qui. Gente che con passione lavora con dignità e rispetto.
Gente che nonostante le difficoltà e la crisi economica antepone l’orgoglio e la fierezza di essere Panarelllese.
Ed ognuno di loro è qui ogni stagione ad offrire il meglio ed oltre a noi residenti estivi e turisti.
Combattendo con le unghie e con i denti per mantenere, nonostante tutto, degli standard elevati degni di un isola esclusiva e rinomata come Panarea.
Si perché è impensabile vivere di una stagionalità di poco meno di due mesi e guadagnare.
Ma nessuno si tira indietro e l’isola ti accoglie sempre con un abbraccio immenso.
I problemi ci sono e sono tanti, ma non riguardano gli uccelli.
Se dobbiamo intervenire allora che si intervenga su cose serie.
AirPanarea è l’unica compagnia che rende un servizio di trasporto da e per le isole.
È un servizio di lusso d’accordo ma grazie al Cielo c’è tanta gente che può usufruirne e far girare quella che chiamano “economia”.
Cosa vogliono? Emarginarci e fare di Panarea l’isola che non c’è?
Arrivare alle Eolie dal Nord (ma anche da Calabria e Sicilia) è davvero un viaggio della speranza. L’aeroporto di Reggio Calabria è fatiscente e sta per chiudere. Catania e Lamezia sono lontane e si aggiungono 2 ore di macchina/taxi/pullman.
Uno strazio!
Partendo da Milano (aereo/aliscafo più ore e ore di attese nel mezzo perché ovviamente non c’è una coincidenza adeguata) ci si impiegano minimo 8/10 ore per arrivare qui.
Quanto ci si impiega per arrivare dall’altra parte del mondo.
Con l’elicottero 15/20 minuti più 1h e 40 di volo in aereo.
Se i collegamenti fossero adeguati il turismo sarebbe triplicato.
L’unica alternativa quindi per arrivare qui quale dovrebbe essere?
Salire su un aliscafo con orari improponibili che (forse) parte ma non si sa se (e quando) arriva? Che inquina in modo SCANDALOSO il nostro bel mare con fumo nero e tiene in ostaggio i passeggeri in caso di maltempo?
Parliamo di difesa dell’ambiente.
Glieli espongo io i problemi seri da risolvere seriamente per difendere quest’isola:
– Barconi che ogni giorno sbarcano centinaia di turisti per qualche ora che sporcano, non consumano e se ne vanno.
– Barconi che ogni giorno portano centinaia di turisti a fare il bagno che sporcano e gettano a mare sigarette e bottiglie di plastica (li ho visti) e indisturbati buttano l’ancora a Cala Junco (riserva naturale) a un metro da terra, entrando a velocità sostenuta nelle baie malgrado i natanti e rischiando che ci scappi la tragedia. Ma lo fanno con arroganza e guai a dirgli qualcosa perché ti minacciano. (L’ho fatto e sono stata minacciata).
– Mezzi a combustione. C’è un traffico selvaggio di mezzi a tutte le ore. Era regolamentato e rispettato fino a qualche anno fa. Il possesso e l’autorizzazione alla circolazione era consentito solo in determinati orari e solo ai residenti proprietari di casa o per carico/scarico merci. Ma adesso è assolutamente ingestito. La quantità di motorini posteggiati al molo è impressionante. Chissà quanti hanno fatto la revisione. Di certo solo gli Isolani la fanno. Motorini e moto api che scorrazzano a tutte le ore e inquinano l’aria, producendo anche un fastidioso inquinamento acustico.
È ingiustificabile e irreale su un isola dove si ha la fortuna di camminare sotto la luce delle stelle nelle strade imbiancate dalla luna perché il leggendario Paolo Tilche ha combattuto ai suoi tempi perché non si installassero pali della luce regalando una magia che si trova solo qui.
E questo va onorato rendendo questo posto un’isola verde e con inquinamento zero!
– Spazzatura. Non è accettabile che in un’isola come questa la spazzatura stazioni giorni, puzzando perché marcisce al sole, per essere raccolta solo quando arrivi la nave (martedì e giovedì.
Basterebbe raccoglierla ogni giorno e destinare un’area (c’è tanto di quello spazio!) per lo stoccaggio dei rifiuti finché non si può smaltire.
– Topi. A causa del problema di cui sopra l’isola si sta riempiendo di topi. Portati si anche dalla nave dell’acqua (questo problema non lo tocco perché costruire un desalinizzatore sull’isola, vista la quantità immensa di mare che ci circonda, sarebbe davvero troppo degno di un Paese avanzato e civile. Ma ci sono dinamiche oscure e troppo annose per essere risolte. Forse tra duemila anni lo faranno).
– Gatti. Sarebbero un problema perché si stanno riproducendo a centinaia. Ma visto il problema topi, alla fine meglio loro che almeno li cacciano come la natura insegna. Ma andrebbe fatta una derattizzazione e poi si dovrebbero sterilizzare tutti i gatti randagi.
– Pesca. Quanti rispettano le normative sulla pesca e sulla protezione della fauna marina? Nessuno. Anche i pesci sono animali come gli uccelli. E se pescati nel periodo della loro riproduzione si provoca un danno irreparabile per l’ambiente marino.
In conclusione torniamo agli uccelli…
Cosa aggiungere quindi su questi volatili che secondo le Iene potrebbero subire fastidio a causa del volo dell’elicottero???
Direi che ogni altra parola è superflua ed i fatti parlano da soli.
L’Elicottero di Airpanarea infatti rappresenta in realtà un servizio di prima necessità e non più solo un vezzo di lusso per pochi eletti visto il quadro disastroso dei trasporti locali.
Perché nessuna Istituzione locale interviene in difesa di Air Panarea e non querela questa massa di incompetenti?
Perché lo Stato e la Regione non intervengono invece e contribuiscono a mantenere come un gioiello questa meraviglia di Dio e della Natura?
Perché non risolvono i problemi veri che sono quelli che ho elencato?
Perché non stanziare invece dei contributi per i trasporti? Così da coprire sempre la rotta da e per le eolie. Visto che quando il mare è troppo agitato (quello non lo possono comandare nemmeno i “politici”) si resta bloccati senza possibilità di raggiungere la terra ferma. E l’elicottero resta l’unico mezzo per muoversi. Non ce ne vogliano gli uccelli se dobbiamo disturbarli per tornare a casa per un’urgenza, un lutto improvviso o un malore di un parente e non sappiamo come fare perché l’aliscafo quel giorno non viaggia per mal tempo o perché è rotto o, peggio, perché ci sono pochi passeggeri e quindi non parte.
E poi. Perché non stanziare degli incentivi per rottamare entro un anno tutti i mezzi a combustione e acquisto di mezzi elettrici, con regolamentazione del traffico e restrizioni severe nei mesi giugno/settembre?
Perché non risolvere la questione spazzatura e fare una disinfestazione da ratti e insetti all’inizio di ogni stagione turistica?
Perché non apportare delle migliorie al molo e prolungare la passeggiata lungomare rendendo ancora più bella e accogliente l’isola?
Non ci vuole molto ma sicuramente ci vuole passione, amore e senso di appartenenza per questa meraviglia di isola.
E soprattutto si ricordi a chi vuol venire qui per sporcare, disturbare, nuocere, infangare chi lavora onestamente e professionalmente, che avrà un’isola intera contro, pronta a difendere a spada tratta l’operato di queste persone speciali. Siamo persone per bene qui. E le persone per bene non si toccano!
#iostoconairpanarea.
Titti Capua
Che succede a Panarea ? L’aria che tira non mi piace. Abbiamo seminato democrazia con la tracciabilità e ci vogliono togliere il seminatore. Non quadra. Nell’aria dell’isola si avverta una presenza poco piacevole. Le dicerie iniziano a serpeggiare per le stradine e quando si ha esperienza di aver sentito tante dicerie spesso si scopre che sono verità. Bisogna uscire allo scoperto e bisogna garantire la sicurezza dell’isola con chi fino ad oggi lo ha fatto nel segno delle cose giuste e non per comando ricevuto. Sudo mentre scrivo e penso. Panarea fino ad oggi non ha avuto mai un solo padrone, salvo la politica. L’impressione è stia nascendo qualche intreccio fra politica&altro. Ne cupole e neanche coppole dice la vera gente del posto e tutti quelli che amano l’isola. E’ sempre più necessario che siano sempre le stesse forze a dare più sicurezza. Tanto la politica locale dice ma siamo ad agosto e non abbiamo ancora visto nessuno. Nessuno!
Pina Cincotta Mandarano
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